Dr.ssa Tiziana Sampietro


Sul colesterolo
DOMANDE SUL COLESTEROLO

1. Cos’è il colesterolo?

Potrà sembrare molto strano, ma il colesterolo è una sostanza imprescindibile per la vita. E’ un grasso; serve a tutte le cellule, per il loro buon funzionamento, e quindi per la normale fisiologia dell’intero organismo. Poiché il colesterolo è costituente delle membrane cellulari, senza colesterolo le cellule non si potrebbero rigenerare. Il colesterolo serve, tra tutte le altre cose, per la produzione di ormoni, tra cui quelli sessuali, è importante per il normale funzionamento di tutto il sistema nervoso.

2. Quando è pericoloso?

E pericoloso quando è molto alto (ma anche quando è molto basso) e indica una malattia. Una malattia ereditaria, primaria o secondaria a un’altra malattia- come l’ipotiroidismo. Il colesterolo ha molte facce buono, brutto o cattivo

3. In che modo è possibile tenere sotto controllo il suo valore nel sangue? Oggi ci sono tutte le possibilità terapeutiche: dietetiche e farmacologiche. Ad ognuno il farmaco giusto

4. Quali sono i sintomi di chi soffre di colesterolo alto? Tanti anni fa veniva definito “il killer silenzioso” perché si manifesta se non attraverso le sue conseguenze sul sistema cardiocerebrovascolare, con infarto, angina, ictus 5. Quali sono i test di screening? attraverso gli esami del sangue di routine si può misurare il valore di colesterolo. Ma guai a considerare solo questo singolo valore in sé, senza metterlo in relazione con, almeno, gli a altri parametri lipidici, come Trigliceridi e HDL. Il giudizio clinico è imprescindibile. Fare diagnosi è un imperativo!
La longevità nascosta tra i geni del colesterolo

Che c’entra Il colesterolo con la longevità?

Tutti sappiamo che il colesterolo elevato è dannoso per la salute: causa malattie cardiovascolari e favorisce l’invecchiamento. E’ conoscenza comune però, semplificando, che c’è, il colesterolo cattivo e il colesterolo buono. Quello buono è veicolato dalle HDL, le cosiddette spazzine che tengono pulite le arterie. Hanno la funzione di portare via il colesterolo che si accumula sulle arterie verso il fegato. Il cosiddetto trasporto inverso del colesterolo. C‘è un indice che descrive grossolanamente questo processo: il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL; un rapporto inferiore a 4,5 è considerato normale.

Qui è il caso di sottolineare, benché con un inciso non esaustivo, che infatti non è prudente fermarsi a considerare isolatamente un singolo valore , che sia quello del colesterolo, del colesterolo LDL o altro, ma è scientificamente corretto valutare l’intero profilo lipidico, cioè tutti i parametri lipidici e la relazione tra loro.

Considerare questi valori nel tempo, nella storia di ogni individuo e nella storia familiare I soggetti con valori di HDL elevati sono teoricamente “protetti” proprio perché “un maggior numero di spazzini” garantiscono maggior pulizia delle arterie.

Valori molto elevati di HDL, superiore a 80- 100 mg/dl indicherebbero una condizione geneticamente determinata, caratterizzata da assenza di malattie cardiovascolari e longevità. Poiché ogni regola ha la sua eccezione, si dà il caso che non sempre valori elevati di HDL indichino una condizione favorevole. Possono indicare il contrario. La diagnosi è complicata dal fatto che il metabolismo delle lipoproteine in generale., è molto complesso. Quello delle HDL è una complessità nella complessità. Le HDL infatti sono macromolecole che sono costituite da molte proteine diverse tra loro, molti tipi di grassi e enzimi con diversa funzione. Composizione fisico chimica complessa e funzioni diverse, che vanno dal trasporto del colesterolo alla partecipazione nei processi infiammatori, alla regolazione della vasomotricità delle piccole arterie e capillari.

Almeno trenta geni presiedono al metabolismo delle HDL. Si capisce perché, per stabilire la giusta diagnosi è bene consultare uno specialista della disciplina. Conoscere se valori di colesterolo elevato sono indicativi di malattia o buona salute vale certamente la pena. Per questo, è il caso di fare attenzione ai livelli del nostro Colesterolo HDL. A cura della dottoressa Tiziana Sampietro Responsabile dell’Unità Dislipidemie e prevenzione cardiovascolare
Colesterolo alto, che fare?

Prima di tutto facciamoci la domanda giusta. In questo caso le domande  sono molte.
Per esempio:

E’ una malattia?
È genetica?
È secondaria ad altre malattie?
E un ‘ipercolesterolemia  isolata?
Di chi è quel colesterolo alto? Vecchio? Bambino? giovane uomo? Donna? In età fertile? In menopausa?
Il soggetto con i colesterolo alto ha altre malattie?
Colesterolo, Trigliceridi e molti altri indici lipidici non devono mai essere interpretati isolatamente.
Prima di tutto bisogna chiedersi se l’alterazione di uno o più di questi indici rappresenta una malattia genetica. Per esemplificare questo concetto con una malattia più familiare consideriamo quanto sarebbe criticabile un medico che parlasse di iperglicemia o di diabete indifferentemente!

Tutto il resto viene dopo.